Bryan di Boscoquieto

Ma il topic non è mai stato aperto prima?

in ogni caso, ottima presenazione pallad

Si Ghirardi non è male, ma secondo me può fare di meglio.
Il primo mi era piaciuto abbastanza, anche se ci sono varie lacune e alcuni comprimari non sono descirtti in maniera molto soddisfacente.

Il secondo libro invece, lo trovo molto migliorato rispetto al primo.
Mi è piaciuto molto e l'ho letto tutto d'un fiato, anche se sinceramente non capisco il motivo di tutta questa carnalità. Dopo un po' stufa anche.
Finale per nulla scontato. Vedremo il prossimo.

È oscura e segnata dal demonio la storia del potente mezzodemone Morpheus, il fondatore della Baia. Quando la madre si suicidò, gettandosi da un campanile, fu una strega a salvarlo dalle ire dei popolani, mentre il suo gemello cadde vittima di quella furia. Ora Morpheus giace completamente immobilizzato, con fitte lancinanti per tutto il corpo. Dove si trova? È forse ostaggio del suo eterno nemico, l'Insorta, il leader della Comunità Ribelle? Oppure è morto e l'Inferno ha spalancato le proprie fauci per accoglierlo? Bryan, un tempo discepolo di Morpheus, ha finalmente ottenuto, tra battaglie cruente e fiumi di sangue, la potente Chiave per accedere al Talismano. Insieme alla ragazza Leila e al suo amico Kyl, deve custodirla finché non sarà in grado di apprenderne i segreti dall'Uomo Senza Tempo. Solo grazie al Talismano Bryan riuscirà a fermare l'opera malvagia della Baia. Ma Bryan ha quindici anni e tanta paura di non saper fare l'eroe. Paura di non saper gestire tutto quel potere senza esserne tentato. Paura di trasformarsi in un mostro. Riuscirà ad andare oltre i suoi dubbi e sferrare l'attacco finale contro le forze del Male?

Quelle sono diminuite abbastanza, ho finito di leggerlo ieri sera alle due XD Mi mancavano 50 pagine e non avevo voglia di posticiparlo al giorno dopo.
Beh, devo dire che è stata una lettura molto commovente, pregna di emozioni. Non c'è mai un attimo di riposo o un giorno in cui i protagonisti hanno tempo anche solo per pensare liberamente.
Devo dire che mi ha colpito in positivo. All'inizio sembrava più o meno di rileggere il secondo libro, ritrovando sempre troppe ricorrenze adolescenziali. Poi mano mano che la trama si sviluppa invece la narrazione diventa migliore, il ritmo serratissimo e avvengono tantissimi colpi di scena, alcuni quasi assurdi, gestiti però in modo molto originale. Ogni volta faccio fatica a recensire Ghirardi (sempre che si possa parlare di recensione ), perché da un lato mette citazioni o modi di dire quasi imbarazzanti, altre volte invece ti sbatte davanti una realtà così nuda e cruda che ne rimani meravigliato. L'unica cosa un po' irritante e che mi sento di formulare quasi come una critica (da lettore però) è che i personaggi vengono fin troppo bistrattati per i miei gusti.
Il finale è del tutto a sorpresa e quello che accade mi sta bene (anche se è parecchio triste ), però mi ha dato un po' fastidio il fatto che sto Erede proprio non vuole venir fuori, se non alla fine.
Non mi è piaciuto molto il modo con cui ha strumentalizzato un personaggio. Poi che muoia (ne muoiono tanti) è del tutto lecito e quasi me lo sentivo alla fine, però non così. Mi è rimasto un po' l'amaro in bocca ecco. E questo in parte è positivo, perché vuol dire che il libro mi ha preso molto. A tratti è davvero magnetico.
Bravo Ghirardi Per me un saltino di qualità l'ha fatto e non indifferente.