Le Idi di Marzo

di Valerio Massimo Manfredi

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    Le Idi di Marzo



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    Valerio Massimo Manfredi, prestigioso autore che si è distinto nella produzione di numerose opere a sfondo storico da cui sono stati anche estrapolati film di grande successo, si presenta ancora una volta in libreria prendendo in considerazione colui che tanti personaggi storici hanno avuto come modello, colui che ha reso grande l’impero romano…Caio Giulio Cesare, un nome che nella storia è stato simbolo di potere e grandezza, Cesare era difatti l’appellativo con cui, in un futuro non lontano, verrà chiamato il sovrano, e da Cesare più recentemente Kaiser e Zar, si potrebbe scrivere ancora tanto sull’impronta che questo grande condottiero ha lasciato nella storia con il suo percorso. Un percorso che vide purtroppo un brusco e tragico epilogo paradossalmente proprio il 15 Marzo del 44 a.c, il giorno delle cosiddette idi considerate dagli antichi romani di buon auspicio.

    Sulle idi di Marzo che hanno segnato la fine del glorioso condottiero si è detto e scritto tanto, fiumi di inchiostro e chilometri di pellicola, dai documentari ai saggi storici, dalle tesi di laurea ai grandi romanzi, nonostante tutto a distanza di circa duemila anni rimane ancora un alone di mistero. Ed è proprio per cercare di fare un po’ di chiarezza che Manfredi ancora una volta scende in campo prendendo per mano il lettore portandolo a respirare le atmosfere della Roma imperiale descritta minuziosamente con nitidezza e precisione topografica e presentando il grande Caio Giulio Cesare come uomo oltre che condottiero.


    Breve spiegazione del panorama su cui si baserà il nuovo romanzo:



    Roma, inizi di marzo del 44 avanti Cristo. Caio Giulio Cesare, il pontefice massimo, il dittatore perpetuo, l'invincibile capo militare che ha assoggettato il mondo alla legge romana, è un uomo di cinquantasei anni, solo in apparenza nel pieno della sua prestanza fisica e psichica. In realtà è stanco e malato, una belva fiaccata e rinchiusa nelle gabbia dei propri incubi spaventosi. La missione di cui si sente investito - chiudere la sanguinosa stagione delle guerre fratricide, riconciliare Ie fazioni, salvare il mondo e la civiltà di Roma - vacilla paurosamente sotto i colpi martellanti e subdoli dei complotti di palazzo, orditi da chi vede in lui il tiranno efferato, colpevole, dopo lo strappo del Rubicone, di aver messo per sempre fine alla libertà della repubblica. Cesare è come paralizzato, incapace di reggere sulle spalle il peso di un potere immenso, e cerca rifugio nella preparazione dell'ennesima campagna bellica, quella contro i Parti: "Sul campo di battaglia" è l'unico pensiero che gli dia conforto "almeno sai esattamente da che parte sta il nemico". Ma la logica politica della congiura definitiva incalza implacabile e neppure il sacrificio eroico di Publio Sestio, il più fedele legionario di Cesare, compagno di mille battaglie, che si lancia lungo le strade che portano a Roma in una spasmodica corsa contro il tempo per tentare di salvargli la vita, né la cura devota e amorevole della moglie Calpurnia, le attenzioni dell'amante Servilia, del medico Antistio e del luogotenente Silio Salvidieno riusciranno a disinnescarla. I presagi si compiranno, le Idi di marzo deflagreranno e il mondo non sarà più lo stesso. Valerio Massimo Manfredi dipana con maestria i fili che si aggrovigliano intorno a uno degli snodi cruciali della storia dell'umanità, riportandone alla luce tutta la complessità politica e la profondità psicologica, nonché tutta la potenza drammatica. Sullo sfondo della Roma più bella, mai ricostruita con tanta vivida nitidezza e precisione topografica, alla presenza di coprotagonisti dalla colossale statura storica e tragica - Marco Junio Bruto, Cassio Longino, Marco Antonio, Marco Tullio Cicerone, Cleopatra -, Manfredi ci regala un thriller politico incalzante, un memorabile ritratto di Giulio Cesare e un'attualissima riflessione sul tema del potere e della democrazia.

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    Beh, cosa dire...io ho sempre ammirato questo scrittore, Manfredi è davvero bravo. Accade a volte che i suoi libri vengano dati da leggere a scuola e sembrano pallosi a prima vista, ma io, dopo aver letto di lui Il Tiranno, Lo Scudo di Talos e L'ultima Legione (da cui hanno tratto anche il film), beh mi sono innamorato dei suoi racconti. Primo perchè la storia romana studiata nei particolari, e non come molti insegnanti te la sorbiscono, è davvero intrigante ed è stupefacente che ci siano così tante similitudini tra il loro stile di vita e il nostro. Secondo perchè i suoi racconti sono sempre avvincenti e si basano su fatti accaduti realmente, anche se non sono da prendere proprio alla lettera.

    Io non so come sia questo libro, ma non vedo l'ora di prenderlo ** ve lo consiglio, tanto i suoi romanzi non seguono un ciclo o una storia fissa. Era ora che uscisse, lo aspettavo da tempo :D
     
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    Io non ho letto nessun libro di Manfredi, anche se a volte sono tentato di leggerne uno. Ero indeciso, ogni volta che li vedo sono indeciso se prenderne uno o no, credevo anche che magari qualcuno fosse una saga o qualcosa del genere.
    Però ora quasi quasi quasi XD me ne prendo uno, e se mi piace il suo stile, potrei prenderne altri.
    Che dici rick puzzone che non sei altro :lol: inizio con questo? Oppure con uno di quelli in edizione economica? :P
     
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    Fai come vuoi :D tanto come ho detto non seguono una storia precisa...il primo che ti piace prendilo...io ti consiglio il tiranno oppure l'ultima legione...sono bellissimi.
     
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    Ma forse un mio amico ne ha uno di Manfredi... mi sembra uno di quelli che hai detto prima.. lo scudo di Piripacchio... XD lo scudo di Talos.. magari me lo faccio prestare :P
     
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    Piripacchio :lol:

    Si provalo, anche lo scudo di talos è bello.
     
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  6. The_templar
     
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    Ah Manfredi XD sono uno dei suoi più agguerriti e accaniti fan XD ho tutti i suoi libri, sia di archeologia moderna che di storia antica.
    Molto belli come già detto da Rick "L'ultima legione" "Il tiranno" (che narra la storia di Dionisio di Siracusa) e "Lo scudo di Talos" (sulle termopili e il periodo seguente, Pausania Agesilao e le spedizioni spartane in Asia Minore)
    Ma da non dimenticare "L'impero dei draghi", che dipingendo un'affresco con toni orientali e classici in contemporanea, immagina di un possibile contatto tra le civiltà di Cina e Roma.
    Scusa, forse ho sfociato nell'OT, ma quando si parla di Manfredi non resistoxDxD
     
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    Giusto :D l'avevo dimenticato L'impero dei Draghi, in effetti è stato tra i primi che avevo letto però mi aveva colpito di più il tiranno...comunque bellissimo anche quello, si.

    Che ne pensi temp di questo nuovo libro? lo prendi tu? :P
     
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6 replies since 20/11/2008, 19:29   144 views
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